http://www.lastampa.it/2014/06/03/cultura/tuttolibri/lenergia-della-vergogna-di-fazil-iskander-3HPQqlb18c7QnFrB0tuGWM/pagina.html

 
 
 
By Bruno Ventavoli.
“L’energia della vergogna” di Fazil’ Iskander 

C’era una volta la guerra mondiale, Stalin, il totalitarismo. Ma le brutture del mondo restavano fuori dal cortile dell’infanzia serena che Iskander racconta tra fantasia e autobiografia, cesellando personaggi eccentrici (come la simpatica zia cinefila), amici, mercanti, vicini, un’armonico mosaico di etnie caucasiche, passando per giochi, sogni, disavventure scolastiche, incubi dell’egualitarismo, blandi precetti maomettani.  

Il tutto visto dagli occhi di un bambino che scopre la potenza della vergogna per salvarsi dal conformismo delle masse o del terrore.  

Qua e là spicca il padre, che solo una volta perde le staffe per spiegare che il tradimento è la colpa peggiore anche se giustificato da un ideale (sferzata indiretta alla società rossa che fece della delazione una pratica quotidiana).  

Il georgiano Iskander, voce dissacrante e poetica dell’ex galassia sovietica, intona un inno bellissimo alla magia dell’essere bambino. Per suggerire che lo siamo stati tutti, anche se ce ne siamo dimenticati induriti dalla vita. Se riusciamo a tornarci con levità e ironia la ricompensa è magnifica. 



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